Danielle Steel by Brilla una stella

autore:Brilla una stella [stella, Brilla una]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook gratuito - vietata la vendita
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

12

Un'estate lunga e difficile

IL viaggio in Europa proseguì: i ragazzi si divertirono, e anche John e io. Ma le notizie che ricevevo dall'ospedale dove si trovava Nick non mi rassicuravano: pareva che il ricovero dovesse prolungarsi. A giudizio dei medici, mio figlio doveva seguire una terapia interna alla clinica, dunque si sarebbe dovuto fermare là per tutta l'estate, se non oltre. E lui, per questo, era infelicissimo.

Non sapevo che decisione prendere. Quando sentivo Nicky, mi sembrava sconvolto, ma i responsabili continuavano a rassicurarmi dicendo che potevano aiutarlo. Avevo parlato con il direttore dell'ospedale, che mi era riuscito simpatico, e gli psicoterapeuti che seguivano il ragazzo mi erano sembrati molto interessati al suo caso. Ma dopo qualche giorno il direttore partì per un mese di vacanza e gli altri cominciarono a mostrarsi ostili. Più Nick rimaneva lì, meno collaborava. Era rabbioso e aggressivo, e loro avevano cominciato con il solito ritornello: figlio trascurato di una persona celebre, viziata e indifferente. Mio figlio non stava affatto bene, perfino sotto terapia sembrava non migliorare per niente. Non riuscivo a capire se ciò accadesse perché era sconvolto dal ricovero o se si trattasse di un peggioramento delle sue condizioni psichiche. Il dottor Seifried lo aveva raggiunto e aveva confermato che Nick non era ancora pronto per lasciare la clinica.

Tornando a casa, John e io andammo a trovarlo, e non mi piacque quello che vidi: Nicky era pallido e stanco, e sembrava disperato. Voleva venire via con noi, ma era troppo teso e agitato perché potessimo controllarlo. Per quanto grande fosse il mio desiderio di farlo uscire di là, era necessario che prima si calmasse. Cercai di spiegarglielo, senza successo. Nick era convinto che volessi abbandonarlo, temeva che lo lasciassi per sempre in quell'ospedale.

Il problema era che nessuna delle soluzioni che potevano offrirgli in clinica erano adeguate a mio figlio; era troppo brillante e intelligente per essere messo con i ragazzi della sua età che vi si trovavano ricoverati per le ragioni più varie, e d'altra parte non aveva nulla in comune con gli adulti, per quanto gli fosse facile comunicare con loro. Le loro esperienze di vita erano troppo diverse. Nick non doveva risolvere il problema del rapporto con figli e mogli, o affrontare un impiego di cui non si sentiva all'altezza. Invece era superiore, e di molto, ai suoi coetanei, e anche ad alcuni terapeuti, inoltre, come al solito, creava enorme scompiglio. Non si adattava alle regole e non rispettava il divieto di fumare, tanto che aveva dato fuoco alla moquette della sua camera e aveva annerito una parete infilando una clip di metallo in una presa della luce per accendersi una sigaretta. Per fortuna non si era fatto male.

Quando andai a trovarlo non mi nascosero una certa irritazione. Il dottor Seifried aveva chiesto di provare a somministrargli qualche nuovo farmaco, invece non era stato ancora fatto alcunché in quel senso. Nick, poi, dichiarò di non volerne sapere.

Insistetti con mio figlio perché fosse più disponibile a collaborare, tentai di calmarlo e gli promisi che lo avrei riportato a casa non appena fosse stato in grado di affrontare il viaggio.

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